Quattro ostacoli alla SSE e come le aziende possono superarli

Le aziende spesso devono affrontare compiti complessi quando introducono nuove tecnologie di sicurezza, in particolare quando entrano in gioco modelli cloud e infrastrutture distribuite. Tuttavia, dato il numero crescente di attacchi informatici, l'implementazione di un framework di sicurezza basato su cloud come Security Service Edge (SSE) è inevitabile. Open Systems, fornitore di soluzioni SASE native e gestite, ha valutato le quattro sfide principali e mostra come le aziende possono affrontarle con successo.

Le tecnologie di sicurezza sono complesse ed è necessario evitare diversi ostacoli. (Immagine: Depositphotos.com)

Pain Point #1: La complessità della migrazione

Uno dei principali punti critici nell'introduzione di componenti SSE come Secure Web Gateway (SWG), Zero Trust Network Access (ZTNA), Cloud Access Security Broker (CASB) e Firewall-as-a-Service (FWaaS) è l'elevata complessità. Tutte queste tecnologie hanno un impatto profondo sulle infrastrutture IT, di rete e di sicurezza esistenti. Poiché i componenti SSE devono sostituire i vecchi sistemi o essere integrati in essi, le aziende devono affrontare alcune sfide. Devono aggiornare i loro modelli di accesso e identità, uniformare le loro politiche e adattare o addirittura riprogettare completamente i flussi di dati. Inoltre, l'integrazione di applicazioni cloud e SaaS richiede un elevato livello di coordinamento tecnico, in particolare per quanto riguarda le prestazioni, la protezione dei dati e la governance. Le diverse architetture dei fornitori, le interfacce e i modelli operativi aumentano ulteriormente lo sforzo di integrazione. La sfida non risiede tanto nelle singole tecnologie, quanto piuttosto nell'orchestrazione olistica di questi servizi in una piattaforma di sicurezza stabile, performante e gestibile in modo uniforme.

Pain Point #2: Il panorama frammentato della sicurezza

Un altro punto dolente per le aziende è indissolubilmente legato all'approccio «best-of-breed», purtroppo ancora spesso perseguito: c'è la volontà di trovare la soluzione singola apparentemente più potente e ricca di funzionalità per ogni componente SSE. L'introduzione frammentata dell'SSE sotto forma di singoli prodotti anziché come piattaforma SSE integrata porta automaticamente a una maggiore complessità, a una sicurezza incoerente e a costi operativi ingestibili. Ogni sistema comporta interfacce di gestione, motori di policy, meccanismi di registrazione e requisiti di integrazione propri, il che porta, tra l'altro, a configurazioni ridondanti e quindi a un notevole carico di lavoro aggiuntivo per il reparto IT. Inoltre, i responsabili devono gestire più volte le policy di sicurezza, aumentando così la probabilità di incongruenze e configurazioni errate. Ne consegue anche un monitoraggio frammentato, che rende difficile l'analisi delle cause in caso di problemi di sicurezza o di prestazioni. Anche dal punto di vista dell'efficienza economica, l'approccio è altrettanto inefficiente: più contratti, interfacce e canali di supporto aumentano i costi e riducono la flessibilità. Una piattaforma SSE uniforme, invece, consente una gestione centralizzata delle policy, un monitoraggio coerente e un funzionamento notevolmente più efficiente.

Punto critico #3: il lancio globale

Un ulteriore punto critico nell'introduzione dell'SSE riguarda soprattutto le aziende che operano a livello internazionale. Le diverse infrastrutture locali, i centri di calcolo e le connessioni Internet rendono difficile un'implementazione uniforme. Allo stesso tempo, le normative regionali in materia di conformità e protezione dei dati, come gli adeguamenti al GDPR e le divergenze nelle politiche, richiedono un adeguamento. Gli utenti globali possono inoltre soffrire di problemi di latenza se il traffico di rete non viene gestito in modo ottimale attraverso diversi punti di presenza. Dal punto di vista organizzativo, i fusi orari, i team IT locali e le esigenze di formazione complicano il rollout e la gestione del cambiamento. Nel complesso, questi fattori aumentano i costi, gli oneri operativi e la complessità, rendendo difficile l'implementazione di un'architettura SSE coerente e scalabile a livello globale.

Pain Point #4: La gestione del cambiamento

Oltre alla sfida tecnologica, l'introduzione dell'SSE comporta anche un profondo cambiamento organizzativo. I dipendenti devono abituarsi a nuove procedure di accesso, processi di autenticazione e linee guida di sicurezza, mentre i team IT assumono nuovi ruoli, strumenti e responsabilità. Senza una comunicazione e una formazione mirate, il passaggio spesso porta a incertezza, resistenza e usi impropri. In particolare, il cambiamento di paradigma verso lo Zero Trust richiede una nuova comprensione della sicurezza e l'abbandono dei vecchi modelli di pensiero. Una gestione del cambiamento di successo si basa quindi su informazioni tempestive, obiettivi trasparenti, fasi pilota e uno stretto coinvolgimento di tutte le parti interessate. Solo se i vantaggi per gli utenti, l'IT e l'organizzazione vengono comunicati in modo chiaro è possibile ottenere l'accettazione e consolidare il cambiamento in modo sostenibile.

L'alternativa più sostenibile ed economica alle soluzioni isolate singole è un approccio olistico: Secure Access Service Edge (SASE). Questo framework combina funzioni di rete basate su cloud con un'architettura di sicurezza integrata (SSE) in un'unica piattaforma coerente. Il concetto è particolarmente efficace nella forma di Managed SASE: le aziende ricevono tutte le tecnologie di rete e di sicurezza da un unico fornitore, gestite, monitorate e ottimizzate continuamente da un partner di servizi gestiti esperto. Ciò riduce gli sforzi interni, migliora la scalabilità e garantisce uno standard di sicurezza costantemente elevato.

«Nessuna azienda che voglia rimanere competitiva può oggi ignorare la SSE», sottolinea Stefan Keller, Chief Product Officer di Open Systems. «Un funzionamento sicuro e coerente della rete è la spina dorsale di ogni organizzazione digitale e quindi fondamentale per la stabilità, l'efficienza e la crescita».»

Fonte: Sistemi aperti

Questo articolo è apparso originariamente su m-q.ch - https://www.m-q.ch/de/vier-sse-stolpersteine-und-wie-unternehmen-sie-ueberwinden/

Altri articoli sull'argomento